Associazione Regionale per la Tutela della Salute Mentale – Registro Nazionale Abruzzo per le Organizzazioni del Volontariato Decr. n. 712/15-11-1996
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"PENSACI BENE. NON AVERE FRETTA" Spettacolo teatrale dell’Associazione
Il progetto ATTIVITA’ DI LABORATORIO TEATRALE che coinvolge la Compagnia dei Guasconi, nella persona di Raffaella Cardelli in duplice veste di regista teatrale e medico psicoterapeuta, e l’Associazione “Percorsi” di Pescara è oramai al suo secondo anno. Il progetto si conclude con una messinscena finale e lo spettacolo di quest’anno, ispirato a fatti realmente accaduti, è intitolato : “Pensaci bene. Non avere fretta”.
Siamo nel 1992, durante la guerra jugoslava, a Domanovici, una piccola cittadina erzegovese che ospitava quello che una volta veniva chiamato manicomio. Nella primavera del 1992 i pazienti vengono trasferiti a Mostar, una città assediata e sottoposta a tiri di artiglieria dall’JNA (Esercito Federale Jugoslavo). Ma un giorno, lontano da qualunque clamore mediatico, accade l’inaspettato: l’ospedale viene colpito dalle bombe e scoppia un incendio che propagandosi sta per arrivare al deposito delle bombole di gas e ossigeno. A questo punto, di fronte al pericolo, i pazienti, ovvero coloro considerati fino al giorno prima “malati di mente” e pertanto “invisibili”, si organizzano e si danno da fare per salvare il loro ospedale e ci riescono. Ma la loro esperienza andò anche oltre: cominciarono a collaborare con gli anziani, le donne, gli uomini della città, dando loro una mano ad approvvigionarsi con viveri ed acqua e a sgomberare le strade dalle macerie … “i normali accettarono i pazzi senza i pregiudizi che avevano prima della guerra“.
Oramai da almeno tre anni Raffaella Cardelli (curatrice del progetto) e Orazio Di Vito portano avanti uno studio sull’area balcanica, in particolare sulle culture e le tradizioni dei territori dell’ex Jugoslavia. Studio che si riverserà in una trilogia teatrale titolata “Del sangue e del miele. Tre messinscene sui Balcani ”. Lo spettacolo “Pensaci bene. Non avere fretta” è allo stesso modo influenzato da questo percorso. Negli anni novanta durante quella che, vale la pena ricordarlo, è stata l’unica guerra avvenuta in Europa dopo la fine del secondo conflitto mondiale, sono accaduti fatti tristi, terribili, di una violenza inaudita e mascherati in qualcosa di altro. Ma in quei giorni dal sapore di sconfitta ci sono stati anche tanti avvenimenti che danno speranza, che fanno venire voglia di andare avanti per vedere come va a finire.
La storia dei pazienti di Domanovici è una di queste, una storia che ha insegnato a molti che è complicato se non impossibile tracciare un confine netto tra “normalità” e “pazzia”,s oprattutto durante una guerra. Oltre ogni retorica del caso, il teatro riesce ad essere un luogo dove questo confine da linea marcata e spessa diventa un esile filo di seta pronto a spezzarsi alla prima sollecitazione. L’intera storia dei “matti” di Domanovici è stata raccontata dallo storico e studioso Angelo Lallo nel libro “Il sentiero dei tulipani. Psiconazionalismo in Bosnia ed Erzegovina “ 2011 – Infinito Edizioni.
Il progetto “Attività di laboratorio teatrale” è sostenuto dall’ASL di Pescara ed è stato fortemente voluto dall’Associazione Regionale Familiari per la Tutela della Salute Mentale “Percorsi” di Pescara, che esiste e lavora sul territorio da più di venti anni con attività di vario tipo.
Lo spettacolo vedrà in scena oltre agli utenti della “Percorsi” anche l’operatrice psicologa dr.ssa Beatrice Massacesi ,e alcuni attori della Compagnia dei Guasconi (Andrea Maria Costanzo, Viola Carboni e Raffaella Cardelli, che oltre ad essere la titolare del progetto è anche l’autrice del testo).
Si andrà in scena venerdì, sabato e domenica 22, 23 e 24 gennaio 2016 al Piccolo Teatro Guascone di Via dei Marsi 41 a Pescara. Il venerdì e sabato con inizio alle 20:30, la domenica alle 18:00.
È consigliata la prenotazione al numero 331-3084486 o 085-75055 oppure all’indirizzo mail compagniadeiguasconi@gmail.com (oppure se preferite sulla loro pagina facebook) o percorsiabruzzo@libero.it.