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Associazione Regionale per la Tutela della Salute Mentale – Registro Nazionale Abruzzo per le Organizzazioni del Volontariato Decr. n. 712/15-11-1996 

(Last Updated On: 11 Febbraio 2024)

Di seguito  riportiamo il documento ufficiale sul Progetto ARTIS elaborato da Clara Evangelista, attuato dalla ASL e dal Comune di Pescara e gestito dall’Associazione “PERCORSI” dal 2005. Tale Progetto è stato presentato alla Dott.ssa Alessia Parlatore (Responsabile presso l’Assessorato alla Sanità, Regione Abruzzo) che ne ha fatto richiesta per conoscerne i contenuti. Il 29/09/2017 il documento è stato consegnato anche all’Assessore Paolucci della Regione Abruzzo. Visti i risultati ottenuti a livello di validità terapeutica, riabilitativa e di inclusione sociale, chiediamo che venga esteso su tutto il territorio regionale. Buona lettura.

A R T I S

Assistenza Riabilitativa Territoriale Integrata Socio-sanitaria

“Mai Più Solo”

Con il Piano Sanitario Regionale 2008-2010, che ha recepito il Progetto ARTIS promosso dall’Associazione Regionale dei Familiari per la Tutela della Salute Mentale “PERCORSI”, per la prima volta è stata messa in discussione l’impostazione di cura ospedalocentrica e custodialistica.

In esso, nella sezione dedicata alla Salute Mentale, si afferma: “…… le ospedalizzazioni potrebbero essere facilmente ridotte nel breve termine, trasferendo le prestazioni verso percorsi di assistenza territoriale, diurna e domiciliare”.

Tale dichiarazione lasciava auspicare l’attuazione del Progetto ARTIS su tutto il territorio regionale, ma finora non è stato finanziato e quindi mai realizzato.

Anche nell’attuale Piano di riqualificazione del Servizio Sanitario abruzzese 2016-2018 si evince l’esigenza di “gestire i pazienti cronici il più possibile a domicilio limitando i ricoveri ospedalieri”.

Il Progetto ARTIS, sperimentato e recepito dal 2005 solo dalla ASL e dal Comune di Pescara, gestito dall’Associazione “Percorsi” e successivamente anche dall’Associazione Cosma (2011), è stato inserito nel Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2016/18) di Pescara.

Visti gli ottimi risultati ottenuti a livello di validità terapeutica, riabilitativa e di inclusione sociale, chiediamo che venga esteso a tutti gli utenti della Regione Abruzzo indicati dai CC.SS.MM.

Nell’ottica di una adeguata prevenzione i CC.SS.MM. e gli altri Enti preposti dovrebbero favorire la conoscenza del Progetto ARTIS perché le famiglie possano fin dai primi segnali di disagio beneficiare di questo valido aiuto.

CHE COS’E’  L’ARTIS?

L’ARTIS è  un servizio che corrisponde alle linee di  indirizzo emanate dai Progetti Obiettivo Nazionali, dalla Convenzione ONU, dal Piano di AZIONE OMS    2013-2020 e dalle Leggi regionali.

            E’ un progetto innovativo:

  1. L’operatore svolge l’azione terapeutico-riabilitativa nell’ambiente di vita dell’utente,  a partire dal suo contesto familiare e dal tessuto urbano e sociale di appartenenza.
  2. L’operatore, motivato e opportunamente formato in riabilitazione psichiatrica, forte del rapporto uno ad uno, instaura una relazione stabile e di fiducia con l’utente, in modo da farlo uscire dal suo isolamento.
  3. L’operatore solleva dall’abbandono anche la famiglia, che partecipa alla programmazione, collaborando nel percorso di crescita e di autonomia intrapreso dal congiunto.

FINALITA’  DELL’ARTIS

  1. Miglioramento clinico e psicologico dei pazienti, acquisizione della più alta autonomia possibile, ripresa degli interessi, ampliamento della rete sociale e reinserimento lavorativo.
  2. Responsabilizzazione dell’utente sulla necessità dell’assunzione dei farmaci.
  3. Miglioramento della qualità della vita della famiglia, grazie al sostegno dell’operatore, con conseguente uscita dall’ isolamento sociale.
  4. Promozione dell’integrazione e dell’inclusione sociale per passare dallo stigma e pregiudizio ad una cultura improntata all’accettazione della persona.

Tali finalità vengono raggiunte in quanto il contesto riabilitativo del progetto è il contesto di vita dell’utente e per esso si intendono la famiglia, gli spazi sociali,  ricreativi e lavorativi.  L’obiettivo iniziale dell’operatore è quello di stabilire una forte relazione con l’utente al fine di arrivare ad elaborare un piano riabilitativo concordato.

Spesso nella riabilitazione c’è il rischio che le abilità apprese nelle strutture riabilitative classiche (Centri Diurni Psichiatrici, Case Famiglia, Comunità Terapeutiche) non riescano poi ad essere applicate nel contesto di vita al momento della dimissione, venendo a mancare quello che viene definito generalizzazione dell’apprendimento delle abilità sociali.

L’operatore svolge  interventi strettamente educativi e riabilitativi, accompagnando l’utente nell’espletamento delle commissioni necessarie al vivere quotidiano: cura di sé, spesa, cucina, risoluzione di problemi domestici, accoglienza di amici, visite, etc.

Un altro importante ruolo svolto dagli operatori nel progetto ARTIS è quello del segretariato sociale,  che vede l’operatore come supporto e facilitatore di tutte quelle operazioni presso uffici pubblici quali INPS, COMUNE, POSTE  per il disbrigo di pratiche diverse quali ad esempio, assegnazioni case popolari, documenti di identità, tessere esenzioni ticket, invio raccomandate, etc.

Il compito dell’operatore non è di semplice accompagnamento, ma consiste nell’educare, nel formare e  nel guidare l’utente alla consapevolezza delle proprie risorse e difficoltà e alla crescita personale e sociale.

STRUTTURAZIONE DELL’ARTIS

Il Progetto si articola attraverso le seguenti fasi:

  1. Assegnazione degli utenti di cui sono partecipi e corresponsabili lo psichiatra inviante del  CSM,  il Comune e l’Associazione assegnataria.
  2. Reperimento e selezione degli operatori ad opera dell’ Associazione responsabile della gestione.
  3. Programmazione di un primo ciclo di formazione dell’operatore nella fase iniziale e  in itinere.
  4. Pianificazione delle attività riabilitative in progetti  individuali per gli interventi a domicilio, alla cui stesura deve partecipare anche la famiglia.
  5. Riunioni di staff settimanali.
  6. Verifiche periodiche sui risultati conseguiti e sulle difficoltà incontrate.
  7. Incontri con i famigliari a cadenza mensile.

PUNTI DI FORZA  E RICADUTE POSITIVE

  1. Riduzione drastica dei costi della Sanità pubblica rispetto alle spese previste per l’inserimento in strutture riabilitative, centri diurni, case famiglie, comunità terapeutiche.
  1. Abbassamento e azzeramento dei ricoveri ospedalieri.
  2. potenziamento del servizio pubblico che può avvalersi della collaborazione con le Associazioni di volontariato.
  3. occupazione di giovani operatori qualificati.

PER CONCLUDERE

ARTIS

Assistenza Riabilitativa Territoriale Integrata Socio-Sanitaria

Il Progetto ARTIS è un servizio di assistenza domiciliare e territoriale, extra istituzionale, che assicura all’utente psichiatrico la  presenza di un operatore professionale ed efficace in grado di aiutarlo a  riappropriarsi del contesto familiare, sociale, ricreativo e lavorativo, e a riconquistare  la capacità di prendersi cura di se stesso e del proprio ambiente di vita, secondo le indicazioni che emergono dalla cultura del benessere bio-psico-sociale e del Case management, caratterizzato dai seguenti elementi:

  1. Flessibilità di orari, in modo da incontrare l’utente in qualsiasi momento della giornata e/o della settimana consentendogli al tempo stesso di svolgere le sue attività riabilitative e, quindi, non ostacolando i suoi sforzi per il raggiungimento e il consolidamento di un ruolo sociale;
  2. Flessibilità di spazio, incontrando l’utente nei luoghi della sua realizzazione personale, i suoi spazi di vita, ancora una volta non ponendo ostacoli e, inoltre, andando a conoscere gli stessi luoghi dell’impegno del paziente, aiutandolo così a rappresentarne e gestirne le difficoltà, anche eventualmente attraverso una mediazione strumentale;
  3. Flessibilità nei momenti di bisogno, accogliendo l’utente nel momento in cui è in crisi piuttosto che rimandare ad occasioni istituzionali formali.
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